Iniziare un disegno implica non solo la realizzazione di un’idea o la semplice copia di un’immagine, ma anche l’uso degli strumenti utili alla sua creazione. Qualcuno potrebbe pensare “niente di più semplice”, ma nella pratica il disegno potrebbe comportare l’uso di molteplici strumenti e tecniche. Detto questo è possibile crearne uno anche con l’ausilio di un limitato numero di strumenti che potranno essere aggiornati e aumentati quando la vostra curiosità diventerà un amore o un mestiere.

La carta – ne esistono di vari tipi con grane, spessori e dimensioni differenti. Noi consigliamo i fogli lisci (meglio se di tipo Bristol) perché educano la mano alla precisione e al dettaglio. I fogli ruvidi e semi ruvidi non sono adatti al nostro percorso. Per iniziare esistono diverse marche più o meno facili da reperire: il classico album Fabriano liscio oppure quello di tipo Bristol, quest’ultimo solitamente di qualità maggiore, con fogli molto bianchi adatti anche all’uso di tecniche a base di inchiostri. Questi due album differiscono per dimensioni, con il primo leggermente più grande rispetto al secondo.

Le matite – il mercato delle belle arti è pieno di marche più o meno valide, tuttavia noi ci sentiamo di consigliare l’azienda Staedtler con la serie Mars Lumograph, la quale rappresenta un ottimo compromesso tra qualità e prezzo. La scatola proposta comprende varie gradazioni che verranno spiegate in un articolo dedicato. Un’altra ottima azienda, una delle migliori al mondo nel mercato specializzato nelle belle arti è Caran d’Ache con l’ottima serie Grafwood, costose ma ottime in termini di scorrevolezza, calore ed ergonomicità. Attenzione perché questa serie ha il fusto in legno leggermente sovradimensionato rispetto alle altre matite, quindi dovrete fare attenzione ai diametri dei fori dei temperamatite.

La gomma pane – dimenticate quelle viniliche perché se usate male vi segneranno indelebilmente il foglio, sopratutto quando dovrete cancellare disegni realizzati con matite morbide. Da anni l’ottima Faber-Castell realizza un prodotto facilmente reperibile, la consigliamo perché come nel caso della Staedtler rappresenta un ottimo compromesso tra qualità e prezzo.

Lo sfumino – utile per sfumare la grafite delle matite o meglio il segno che lasciano sulla carta, è una scorciatoia utile per sostituire il ben più complesso sfumato a matita, vero e proprio pilastro del disegno artistico. Tuttavia è innegabile che sia uno strumento utile, ma da usare con moderazione e intelligenza per non realizzare sfumati freddi. Esistono diverse aziende, ma quella che consigliamo è la Conté.

Il temperamatite – ne esistono di diverse forme, dimensioni, usi e prezzi. Se volete avere una scrivania sempre pulita vi consigliamo quello a due fori dotato di serbatoio. Tuttavia il difetto del temperamatite a lama semplice è la sua usura, ma se disegnate tantissimo non potrete prescindere da quello a manovella o elettrico con lama elicoidale, se ben costruito può durare anni.

L’allunga matite – è uno strumento poco conosciuto, ma utilissimo. Permette di continuare ad usare le matite quando diventano troppo corte. Ne esistono con uno o due adattatori, uno per matite dal diametro normale, tipo le Staedtler, l’altro per diametri maggiori (matite pastello, o le stesse Grafwood della Caran d’Ache).

Il nastro di carta – serve per fissare il foglio da disegno su di una superficie inclinabile (ad esempio tavolo o cavalletto) e a garantire la sua resistenza all’azione meccanica esercitata dalla gomma pane. Tuttavia ha anche altri usi che spiegheremo in un capitolo dedicato.

Conclusioni – come avrete ben capito questa è una strumentazione base per iniziare a disegnare. Esistono anche soluzioni all-in-one (i cofanetti da regalo per intenderci) ma, costi a parte, accertatevi che il negoziante possa rifornirvi degli strumenti che andrete a esaurire, diversamente quella scatola (magari in legno) potrebbe diventare un semplice ma costoso soprammobile con elementi mancanti.

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